Quali poteri di supervisione hanno le autorità nazionali competenti in base alla NIS2?

NIS2 Frequently Asked Questions

Ecco una panoramica dei poteri di supervisione concessi alle autorità nazionali competenti in base alla Direttiva NIS2.

Poteri di Supervisione delle Autorità Nazionali Competenti ai sensi della NIS2

La Direttiva NIS2 conferisce alle autorità nazionali competenti una serie di poteri di supervisione per garantire che le entità essenziali e importanti rispettino i requisiti in materia di gestione del rischio cibernetico e segnalazione degli incidenti. Questi poteri sono progettati per facilitare un’efficace attività di vigilanza e promuovere un livello omogeneo di sicurezza informatica in tutta l’UE.

Principali Poteri di Supervisione:

  • Misure di Supervisione Preventiva per le Entità Essenziali: La Direttiva prevede un regime di supervisione più rigoroso per le entità essenziali, imponendo alle autorità competenti di monitorare attivamente la loro conformità ai requisiti di sicurezza informatica.
    • Audit Regolari e Mirati: Le autorità competenti possono effettuare audit regolari per valutare il livello generale di sicurezza informatica delle entità essenziali e realizzare audit mirati su aree specifiche che destano preoccupazione.
    • Ispezioni in Loco e a Distanza: Per verificare la conformità e raccogliere prove, le autorità competenti possono condurre ispezioni in loco presso le sedi dell’entità e svolgere ispezioni a distanza richiedendo documentazione o accesso ai sistemi.
  • Misure di Supervisione Successiva per le Entità Importanti: Per le entità importanti, la Direttiva adotta un approccio più reattivo, concentrandosi su misure di supervisione successiva attivate da prove o indizi di non conformità.
    • Indagini: Quando vi sono indicazioni che un’entità importante non stia rispettando i requisiti della NIS2, le autorità competenti possono avviare indagini per determinare l’entità della non conformità.
    • Audit di Sicurezza Mirati: Nell’ambito dell’indagine, le autorità competenti possono richiedere audit di sicurezza mirati condotti da organizzazioni indipendenti per valutare le misure di sicurezza dell’entità e identificare potenziali vulnerabilità.
    • Scansioni di Sicurezza: Se necessario, le autorità competenti possono effettuare scansioni di sicurezza sui sistemi dell’entità, basandosi su criteri di valutazione del rischio oggettivi, non discriminatori e trasparenti. Tali scansioni vengono solitamente eseguite in collaborazione con l’entità per ridurre al minimo l’impatto sulle loro operazioni.

Poteri di Richiesta di Informazioni e Accesso:

  • Richieste di Informazioni: Le autorità competenti possono richiedere alle entità essenziali e importanti di fornire informazioni necessarie per valutare le loro pratiche di gestione del rischio cibernetico, tra cui:
    • Politiche di sicurezza informatica documentate.
    • Prove di conformità agli obblighi di segnalazione degli incidenti.
    • Risultati degli audit di sicurezza effettuati da auditor qualificati.
  • Accesso a Dati, Documenti e Sistemi: Per condurre le loro attività di supervisione, le autorità competenti hanno il potere di richiedere l’accesso a dati, documenti e altre informazioni pertinenti per la loro valutazione. Questo include:
    • Log di sicurezza e rapporti sugli incidenti.
    • Valutazioni delle vulnerabilità e risultati di test di penetrazione.
    • Prove dei programmi di formazione sulla sicurezza informatica.

Differenziazione dei Regimi di Supervisione:

  • Entità Essenziali: La Direttiva stabilisce un regime di supervisione più ampio e proattivo per le entità essenziali, dato il loro ruolo critico nella fornitura di servizi fondamentali per l’economia e la società.
  • Entità Importanti: Il regime di supervisione per le entità importanti è più focalizzato e reattivo, basandosi principalmente su misure successive attivate da prove o indicazioni di non conformità.

Collaborazione e Condivisione delle Informazioni:

  • Cooperazione con le Autorità di Protezione dei Dati: Nei casi in cui gli incidenti di sicurezza informatica coinvolgano violazioni di dati personali, le autorità competenti sono tenute a cooperare con le autorità di protezione dei dati per garantire una risposta coordinata ed evitare duplicazioni di sforzi.
  • Condivisione delle Informazioni con Altre Autorità Competenti: La Direttiva promuove la condivisione di informazioni tra le autorità competenti, sia all’interno di uno Stato membro che a livello transfrontaliero. Ciò include la condivisione di informazioni su incidenti significativi, minacce cibernetiche e migliori pratiche per la supervisione e l’applicazione delle misure.

In generale, la Direttiva NIS2 conferisce alle autorità nazionali competenti un insieme completo di poteri di supervisione per vigilare sull’implementazione dei requisiti di sicurezza informatica da parte delle entità essenziali e importanti. Sfruttando questi poteri, le autorità competenti possono contribuire a un livello più elevato di sicurezza informatica in tutta l’UE e promuovere una cultura della sicurezza proattiva.

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