CVE-2025-33211: Vulnerabilità di Denial of Service in NVIDIA Triton Inference Server

NVIDIA Triton Inference Server è un software open-source per il deployment di modelli di intelligenza artificiale (AI), utilizzato per semplificare e scalare l’inferenza in ambienti di produzione. Costituisce un’infrastruttura critica per le operazioni MLOps, permettendo alle applicazioni di effettuare inferenze in tempo reale su modelli di machine learning e deep learning. La sua adozione diffusa implica che una vulnerabilità possa avere un impatto operativo significativo.

Il rischio principale della CVE-2025-33211 è un Denial of Service (DoS) completo. Un attaccante remoto non autenticato può mandare in crash o bloccare il server, rendendo indisponibili tutte le applicazioni o i servizi dipendenti basati sull’AI. Questa vulnerabilità interessa tutte le organizzazioni che utilizzano NVIDIA Triton per fornire modelli AI/ML, in particolare quelle con istanze esposte a traffico non attendibile (es. accesso da internet).

Anche se al momento non ci sono segnalazioni confermate di exploit attivi, è disponibile pubblicamente un exploit. La bassa complessità dell’attacco, unita al ruolo critico del server, aumenta la probabilità che verrà preso di mira in futuro. Un attacco riuscito potrebbe interrompere le operazioni aziendali, violare accordi sul livello di servizio (SLA) e causare danni significativi alla reputazione.

Prodotto NVIDIA Triton Inference Server
Data 2025-12-05 12:30:17

Riassunto tecnico

La causa principale di questa vulnerabilità è CWE-20: Improper Input Validation. NVIDIA Triton Inference Server per Linux non valida correttamente un parametro fornito dall’utente all’interno di una richiesta. Ciò consente a un attaccante di inviare un valore appositamente costruito che il server non è in grado di gestire, provocando un crash o uno stato di blocco irreversibile.

La catena dell’attacco è la seguente:

  1. Un attaccante remoto non autenticato invia una richiesta al Triton Inference Server.
  2. La richiesta contiene un parametro con un valore della quantità malformato o fuori scala.
  3. La logica di validazione del server non riesce a sanificare o rifiutare correttamente questo input.
  4. L’elaborazione del valore non valido genera un’eccezione non gestita o esaurimento delle risorse, causando l’interruzione del processo del server o la sua inattività.

Una rappresentazione concettuale della logica difettosa:

// Pseudocode che rappresenta la vulnerabilità
function handle_request(quantity) {
  // Il server non verifica correttamente l'input 'quantity'.
  // Un valore malevolo (es. un numero molto grande, un numero negativo, o una stringa non numerica)
  // viene passato direttamente all'elaborazione successiva.
  process_inference(quantity); // Questa funzione va in crash con l'input malevolo.
}

Versioni affette: Tutte le versioni di NVIDIA Triton Inference Server per Linux precedenti alle release patchate più recenti sono considerate vulnerabili.
Disponibilità della correzione: È stata rilasciata una correzione disponibile nell’ultima versione del software.

Un exploit riuscito consente a un attaccante di negare completamente il servizio, impattando tutti i modelli e le applicazioni che si affidano al server Triton bersagliato.

Raccomandazioni

  • Patch immediata: Aggiornare tutte le istanze di NVIDIA Triton Inference Server per Linux all’ultima versione disponibile che corregge la CVE-2025-33211.
  • Mitigazioni:
    • Limitare l’accesso di rete al Triton Inference Server solo a indirizzi IP attendibili. Non esporre direttamente il server a Internet se non necessario.
    • Posizionare il server dietro un Web Application Firewall (WAF) o un reverse proxy dotato di capacità di ispezione del traffico, configurato per bloccare richieste anomale o malformate.
  • Hunting & Monitoraggio:
    • Monitorare i log di applicazione e di sistema alla ricerca di crash inaspettati del server, riavvii o periodi prolungati di non risposta. Correlare questi eventi con il traffico di rete in ingresso.
    • Analizzare i log di rete per richieste contenenti valori insoliti o eccezionalmente grandi nei campi relativi a quantità, che potrebbero indicare tentativi di exploit.
  • Risposta agli incidenti:
    • Se viene rilevato un evento DoS, riavviare immediatamente il servizio per ripristinarne la disponibilità.
    • Se possibile, acquisire e analizzare il traffico di rete precedente al crash per identificare origine e caratteristiche dell’attacco.
    • Dare priorità al patching del server affetto prima di riconnetterlo a reti non attendibili.
  • Difesa in profondità:
    • Eseguire il server Triton in un ambiente containerizzato (es. Docker, Kubernetes) con controlli automatizzati di integrità e policy di riavvio per minimizzare i tempi di fermo in caso di crash.
    • Implementare limiti alle risorse del container per mitigare l’impatto di attacchi basati su esaurimento delle risorse.

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