Il TOTOLINK X6000R è un router wireless ad alta velocità comunemente utilizzato in ambienti SOHO (Small Office/Home Office) e residenziali. In quanto gateway di rete, rappresenta un elemento critico dell’infrastruttura, responsabile della gestione di tutto il traffico internet in entrata e in uscita. La compromissione di questo dispositivo può portare alla perdita completa dell’integrità e della confidenzialità della rete.
L’impatto di questa vulnerabilità è critico, poiché consente a un attaccante non autenticato che abbia accesso di rete all’interfaccia di gestione del dispositivo di ottenerne il controllo totale, equivalente all’accesso con privilegi root. Il rischio principale riguarda i dispositivi che espongono l’interfaccia di gestione a internet. Considerato che si tratta di un router, molti dispositivi sono intrinsecamente esposti verso internet, aumentando notevolmente il potenziale di sfruttamento su larga scala.
Intelligence sulle minacce: È disponibile del codice exploit pubblico per questa vulnerabilità. A causa della semplicità dello sfruttamento (non richiede autenticazione) e dell’impatto diretto, è altamente probabile che si verifichino scansioni automatizzate e attacchi diffusi contro dispositivi TOTOLINK X6000R esposti. Sebbene non sia ancora presente nel catalogo CISA KEV, la disponibilità di un exploit pubblico richiede attenzione immediata.
| TOTOLINK X6000R |
| 2025-12-05 00:26:52 |
Riassunto tecnico
La vulnerabilità è classificata come CWE-78: Improper Neutralization of Special Elements used in an OS Command (‘OS Command Injection’). Essa è presente in un componente del web server del firmware del router, responsabile della gestione di funzioni diagnostiche o amministrative. La causa principale è l’assenza di una debita sanificazione degli input forniti dell’utente prima che vengano utilizzati per costruire un comando eseguito dal sistema operativo sottostante.
Una funzione specifica, ipoteticamente situata in uno script CGI come /cgi-bin/system_command, riceve dei parametri da una richiesta HTTP POST. Uno di questi parametri, per esempio addr, è destinato a rappresentare un indirizzo IP o un nome host per un’utilità di rete come ping o traceroute. Tuttavia, il firmware concatena direttamente il valore fornito dall’utente all’interno di una stringa di comando senza alcuna validazione o escaping.
L’attacco si sviluppa come segue:
- Un attaccante invia una richiesta appositamente costruita all’endpoint vulnerabile.
- Il parametro
addrcontiene un indirizzo IP valido seguito da metacaratteri della shell (ad es.;,|,$(...)) e dal comando desiderato dall’attaccante. - Il firmware costruisce una stringa di comando simile a:
system("ping -c 4 " + request.formValue("addr")). - Quando la stringa malevola viene passata alla chiamata
system(), il sistema operativo esegue il comando legittimopinge, a causa dei metacaratteri non sanificati, esegue anche il comando iniettato dall’attaccante. Questo comando viene eseguito con i privilegi del processo del web server, che èrootsu questo dispositivo.
Versioni interessate:
- Versioni del firmware TOTOLINK X6000R fino alla V9.4.0cu.1360_B20241207 inclusa.
Non è stata ancora confermata una patch da parte del fornitore. Si consiglia agli utenti di monitorare il sito di supporto ufficiale di TOTOLINK per eventuali aggiornamenti del firmware. Un attaccante può ottenere l’esecuzione remota del codice con accesso completo, permettendogli di installare backdoor persistenti, intercettare e reindirizzare il traffico di rete, esfiltrare dati sensibili e utilizzare il router compromesso come punto di appoggio per attaccare altri dispositivi nella rete interna.
Raccomandazioni
- Applicare Patch Immediatamente: Consultare il sito di supporto ufficiale di TOTOLINK per verificare la disponibilità di una nuova versione del firmware che risolva la CVE-2025-52906 e applicarla non appena disponibile.
- Mitigazioni:
- Disabilitare la Gestione WAN: Disabilitare immediatamente l’accesso remoto (WAN) all’interfaccia web di gestione del router. Questa è la misura più critica per impedire che attaccanti esterni raggiungano l’endpoint vulnerabile.
- Controllo degli Accessi: Se l’amministrazione remota è indispensabile, limitare l’accesso a un insieme ristretto di indirizzi IP fidati utilizzando regole del firewall.
- Ricerca e Monitoraggio:
- Analizzare i log del traffico del router alla ricerca di connessioni in uscita anomale, come quelle verso IP malevoli noti o porte non standard.
- Se possibile, ispezionare i log del web server del router per richieste agli endpoint CGI che contengono metacaratteri sospetti della shell quali
;,|,&,$(o`. - Monitorare l’elenco dei processi attivi del dispositivo per identificare eventuali processi sconosciuti o non autorizzati.
- Risposta agli Incidenti:
- Se si sospetta una compromissione, disconnettere immediatamente il dispositivo da internet per contenere la minaccia.
- Eseguire un ripristino completo alle impostazioni di fabbrica del dispositivo per rimuovere eventuali malware non persistenti.
- Applicare il firmware aggiornato prima di riconnettere il dispositivo a qualsiasi rete.
- Supporre che le credenziali di rete e i dati transitati attraverso il dispositivo durante il periodo di compromissione possano essere stati esfiltrati. Avviare un piano di rotazione delle credenziali per i servizi nella rete interna.
- Difesa in Profondità:
- Implementare la segmentazione della rete per garantire che la compromissione di un dispositivo periferico, come un router, non consenta a un attaccante l’accesso immediato a server o postazioni di lavoro critici della rete interna.
- Assicurarsi che tutti i dispositivi della rete interna siano adeguatamente rafforzati e non dipendano esclusivamente dal gateway di rete per la sicurezza.