CVE-2025-55182: Vulnerabilità di Esecuzione di Codice Remoto non Autenticata in DevSuite ProjectBuilder

DevSuite è un toolkit di sviluppo ampiamente utilizzato, progettato per costruire e distribuire applicazioni, spesso integrandosi profondamente nelle pipeline CI/CD e nei flussi di lavoro del ciclo di vita dello sviluppo software (SDLC). Il suo ruolo centrale nel processo di sviluppo lo rende un obiettivo ad alto valore per gli attaccanti.

Questa vulnerabilità rappresenta un rischio critico poiché consente l’esecuzione di codice remoto (RCE) non autenticata. Un attaccante non ha bisogno di accesso o credenziali preliminari per ottenere il pieno controllo del sistema sottostante. A causa del valore elevato degli ambienti di sviluppo, un attacco riuscito potrebbe portare al furto di codice sorgente, chiavi di firma e altra proprietà intellettuale. Inoltre, un attaccante potrebbe iniettare codice malevolo nella supply chain del software, utilizzando l’istanza DevSuite compromessa per distribuire applicazioni con backdoor agli utenti finali.

Poiché esiste un exploit proof-of-concept pubblicamente disponibile, la probabilità di sfruttamento attivo è elevata. Tutte le organizzazioni che utilizzano DevSuite, in particolare le istanze con endpoint API accessibili alla rete, dovrebbero considerarsi a rischio immediato.

Prodotto DevSuite
Data 2025-12-07 00:15:15

Riassunto tecnico

La causa principale della vulnerabilità è una falla di Validazione Impropria dell’Input (CWE-20) all’interno del componente ProjectBuilder del toolkit DevSuite. Questo componente è responsabile dell’analisi dei file di progetto inviati all’endpoint API principale dell’applicazione. Non riesce a sanificare adeguatamente i dati appositamente manipolati contenuti in questi file di progetto prima della loro elaborazione.

La catena di attacco si articola come segue:

  1. Un attaccante non autenticato crea un file di progetto malevolo contenente comandi arbitrari.
  2. L’attaccante invia questo file in una richiesta diretta all’endpoint API principale dell’applicazione, che lo inoltra al componente ProjectBuilder per l’elaborazione.
  3. Il componente ProjectBuilder analizza il file senza sanificare in modo adeguato i comandi incorporati.
  4. L’input non sanificato viene passato a una funzione backend che lo esegue con lo stesso livello di privilegi del servizio DevSuite, risultando in un’Esecuzione di Codice Remoto.

Versioni interessate: Tutte le versioni di DevSuite precedenti alla 3.5.1 sono vulnerabili.
Versioni corrette: La vulnerabilità è stata corretta a partire dalla versione 3.5.1 di DevSuite.

Raccomandazioni

  • Applicare la patch immediatamente: Aggiornare tutte le istanze di DevSuite alla versione 3.5.1 o successive per risolvere la vulnerabilità.

  • Mitigazioni:

    • Limitare l’accesso di rete all’endpoint API di DevSuite esclusivamente a intervalli di IP affidabili e utenti autorizzati.
    • Se esposto a Internet, posizionare il servizio dietro a un Web Application Firewall (WAF) con regole progettate per ispezionare e bloccare richieste malformate dirette alla funzionalità di parsing dei file di progetto.
  • Ricerca e Monitoraggio:

    • Controllare i log dell’applicazione alla ricerca di richieste anomale verso l’endpoint API principale, in particolare invii di file di progetto di grandi dimensioni o con struttura insolita.
    • Monitorare i sistemi host che eseguono DevSuite per la comparsa di processi figli sospetti avviati dal binario principale del servizio, che potrebbero indicare l’esecuzione di codice.
  • Risposta agli incidenti:

    • Se si sospetta una compromissione, isolare immediatamente l’host interessato dalla rete per prevenire movimenti laterali.
    • Preservare log, memoria e immagini disco per l’analisi forense.
    • Presupporre che tutto il codice sorgente, gli artefatti di build e le credenziali memorizzate o accessibili dal sistema compromesso siano stati esfiltrati o alterati. Avviare una verifica completa delle build software recenti.
  • Difesa in profondità:

    • Eseguire il servizio DevSuite con il minimo livello di privilegi utente possibile per limitare l’impatto di una potenziale RCE.
    • Segmentare la rete di sviluppo dagli ambienti di produzione e corporate.
    • Assicurarsi che asset critici come repository di codice sorgente e registri di artefatti siano sottoposti regolarmente a backup.

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