Ecco come la Direttiva NIS2 mira a raggiungere un’applicazione coerente dei requisiti di cybersecurity in tutti gli Stati Membri dell’UE.
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La Direttiva NIS2 introduce diversi meccanismi chiave per promuovere un’applicazione uniforme delle sue disposizioni in materia di cybersecurity attraverso i vari contesti legali e normativi degli Stati Membri dell’UE:
- Regime di sanzioni armonizzato: La Direttiva NIS2 introduce un sistema uniforme di sanzioni per ridurre le differenze tra gli Stati membri e prevenire le violazioni.
- Sanzioni minime: Gli Stati Membri devono applicare sanzioni amministrative per le violazioni degli obblighi di cybersecurity. L’importo varia in base alla classificazione dell’entità . Le entità essenziali ricevono sanzioni più elevate per il loro ruolo critico.
- Sanzioni aggiuntive: La Direttiva prevede misure come istruzioni vincolanti e ordini di adeguamento alla NIS2. Le autorità dispongono di più strumenti per gestire le non conformità .
- Sanzioni minime: Gli Stati membri devono applicare sanzioni minime per la mancata gestione dei rischi e la mancata segnalazione degli incidenti, con pene più severe per le entità essenziali.
- Sanzioni aggiuntive: Le autorità possono imporre istruzioni vincolanti, ordini di audit e adeguamenti delle misure di sicurezza.
- Poteri di applicazione: Le autorità nazionali possono condurre audit, ispezioni e ordinare misure correttive per garantire la conformità .
- Responsabilità dirigenziale: I dirigenti delle entità essenziali e importanti possono essere ritenuti responsabili per le violazioni, incentivando una maggiore attenzione alla sicurezza informatica.
- Cooperazione e assistenza reciproca: La Direttiva sottolinea l’importanza della cooperazione e dell’assistenza reciproca tra le autorità competenti a livello nazionale nell’UE. Questo approccio collaborativo è cruciale per affrontare incidenti transfrontalieri e garantire un’applicazione coerente, in particolare nei casi in cui un’entità operi in più Stati Membri.
- Peer Review: Valuta i quadri nazionali di cybersecurity. Esperti di altri Stati Membri conducono le revisioni, fornendo indicazioni e raccomandazioni. Favorisce l’apprendimento continuo e l’armonizzazione.
- Supervisione della Commissione: Monitora l’attuazione della NIS2. Può emettere documenti di orientamento, controllare la trasposizione nelle leggi nazionali e avviare procedimenti contro chi non applica le norme.
Punti chiave da evidenziare
- L’enfasi della Direttiva NIS2 su sanzioni armonizzate, poteri chiari di enforcement, responsabilità a livello dirigenziale e solidi meccanismi di cooperazione rappresenta un passo avanti significativo per garantire un’applicazione coerente dei requisiti di cybersecurity tra gli Stati Membri dell’UE.
- Il focus della Direttiva sulla costruzione di un ecosistema collaborativo di cybersecurity, in cui le autorità competenti nazionali lavorano insieme per condividere informazioni, condurre azioni congiunte e imparare le une dalle altre, è cruciale per affrontare la natura sempre più complessa e interconnessa delle minacce informatiche.
È importante notare che l’efficacia di questi meccanismi dipenderà in ultima analisi dalla loro attuazione e applicazione da parte dei singoli Stati Membri. Il ruolo di supervisione della Commissione e l’impegno delle autorità competenti nazionali saranno fondamentali per garantire che la NIS2 mantenga la promessa di un livello più elevato di cybersecurity in tutta l’UE.
Affrontare le complessità della direttiva NIS2 può generare incertezze e rischi per la tua azienda.