Ci sono eventi che accadono nel tempo. E poi ci sono quelli che accadono oltre il tempo. L’edizione 29¾ di e-privacy è una di queste. Un numero che non esiste, dirà qualcuno. Ma esiste eccome, se si sa dove guardare: tra le pieghe della storia collettiva, nei corridoi digitali che abbiamo percorso insieme, negli sguardi complici di chi, da sempre, fa della privacy una questione personale e politica.
Anche in questa occasione fuori dal comune, ISGroup c’era. Come partner, come sponsor, ma soprattutto come parte viva di una comunità che resiste, che ricorda, che guarda avanti.
Quella del 2021 non fu un’edizione come le altre. Non voleva esserlo. Dopo anni segnati dalla distanza fisica e dall’iperconnessione forzata, e-privacy 29¾ è stata un ritorno alla radice umana del convegno: un’edizione pensata non per convincere, ma per condividere. Non per dimostrare, ma per ricordare.
Un’edizione per «quelli di e-privacy», ma anche per chi non c’era mai stato. Un invito a salire a bordo dell’Espresso per Hogwarts della cultura digitale, attraversando la barriera invisibile del cinismo e della rassegnazione. Perché se la privacy oggi sembra una battaglia di retroguardia, è solo perché abbiamo smesso di raccontarla con il cuore.
Noi di ISGroup, invece, continuiamo a farlo. Perché crediamo che la sicurezza non sia mai solo un fatto tecnico, ma anche un atto di cura. Perché sappiamo che ogni exploit racconta qualcosa di noi. E perché da sempre lavoriamo per un cyberspazio in cui l’etica non sia una variabile opzionale, ma il sistema operativo.
Durante le due giornate di ottobre, abbiamo ascoltato racconti di cambiamento, confessioni inaspettate, aneddoti da custodire. Abbiamo ritrovato voci familiari come Marco Calamari, Emmanuele Somma, Carlo Gubitosa e molti altri, che hanno condiviso non presentazioni, ma pezzi di vita.
Ci siamo emozionati con “Gli ultimi panda” di Efrem Zugnaz, abbiamo sorriso con Valentina Longo e i suoi incroci tra giuristi e buon vino, e riflettuto con Giovanni Battista Gallus sulla profezia – sempre meno distopica – di Winston Smith.
In quel contesto, ISGroup ha voluto esserci non per mostrarsi, ma per ascoltare. Perché la nostra missione non si esaurisce nella difesa dai rischi informatici, ma si estende alla cura dei diritti digitali, al sostegno delle idee che meritano futuro, all’abbraccio di una comunità che si riconosce anche senza badge.
Sponsorizzare e-privacy 29¾ non è stato solo un gesto simbolico. È stato un atto di continuità, un ponte tra ciò che siamo stati e ciò che vogliamo essere. Un modo per dire, ancora una volta, che la privacy non è un lusso per pochi, ma un diritto per tutti.
E chi ha partecipato lo sa: quella magia, da qualche parte, esiste davvero.
Chi è ISGroup SRL
ISGroup è una boutique italiana di cybersecurity nata dall’etica hacker e dalla passione per la sicurezza. Dal 2013 aiutiamo aziende, enti e organizzazioni a proteggere ciò che conta davvero, con test avanzati, analisi dal punto di vista dell’attaccante e soluzioni personalizzate. Ma soprattutto, ci impegniamo ogni giorno per un digitale più giusto, umano e consapevole.
Perché difendere la privacy non è solo una scelta tecnica. È una scelta di campo.